Rocchette in Sabina: a spasso fra le inattese scoperte (e le sorprese) dell’arte

In occasione di un minitrekking in Sabina, abbiamo avuto l’occasione di entrare nella settecentesca chiesa parrocchiale dedicata al SS. Salvatore, sita nella parte alta di Rocca Bertalda a Rocchette.

Il borgo di Rocchette. In cima al borgo svetta il campanile della Chiesa del SS. Salvatore [Foto: GoTellGo, CC BY NC ND]
Il borgo di Rocchette. In cima al borgo svetta il campanile della Chiesa del SS. Salvatore [Foto: GoTellGo, CC BY NC ND]
L’interno, affrescato, è ad unica navata, con due cappelle e due nicchie per lato.

Rocchette, Chiesa del SS. Salvatore, navata interna [Foto: GoTellGo, CC BY NC ND]
Rocchette, Chiesa del SS. Salvatore, navata interna [Foto: GoTellGo, CC BY NC ND]
Degna di menzione è la Cappella della Madonna del Rosario con una tela di Girolamo Troppa raffigurante la Madonna con il Bambino che consegna i rosari a San Domenico, a Santa Caterina da Siena e a Santa Brigida.

Rocchette, Chiesa del SS: Salvatotore, tela di Girolamo Troppa raffigurante la Madonna con il Bambino che consegna i rosari a San Domenico, a Santa Caterina da Siena e a Santa Brigida [Foto: GoTellGo, CC BY NC ND]
Rocchette, Chiesa del SS: Salvatotore, tela di Girolamo Troppa raffigurante la Madonna con il Bambino che consegna i rosari a San Domenico, a Santa Caterina da Siena e a Santa Brigida [Foto: GoTellGo, CC BY NC ND]
Altresì notevole è la pala d’altare, forse dello stesso artista, raffigurante il Salvatore in gloria sovrastato dal Padre e dallo Spirito Santo.

Rocchette, Chiesa del SS. Salvatore, tela raffigurante il Salvatore in gloria [Foto: GoTellGo, CC BY NC ND]
Rocchette, Chiesa del SS. Salvatore, tela raffigurante il Salvatore in gloria [Foto: GoTellGo, CC BY NC ND]
Girolamo Troppa, nato proprio a Rocchette nel 1637 e morto a Roma nel 1710, fu un seguace di Giovan Battista Gaulli e una figura di spicco del tardo-barocco romano. Fu molto attivo a Roma, nel Lazio e nel Reatino, sua patria d’origine. La sua casa natale è all’esterno di Porta Maggiore in Via Monti 1, come ricordato da una targa apposta in facciata.

Rocchette, casa natale di Girolamo Troppa [Foto: GoTellGo, CC BY NC ND]
Rocchette, casa natale di Girolamo Troppa [Foto: GoTellGo, CC BY NC ND]
Ma qual è stata la nostra sorpresa nell’osservare in un piccolo ambiente di servizio a destra della navata i resti di un affresco raffigurante una Madonna con il Bambino e un altro personaggio, un’opera certamente molto più antica rispetto alla fase barocca della chiesa.

Rocchette, Chiesa del SS. Salvatore, affresco raffigurante la Madonna con il Bambino e un altro personaggio [Foto: GoTellGo, CC BY NC ND]
Rocchette, Chiesa del SS. Salvatore, affresco raffigurante la Madonna con il Bambino e un altro personaggio [Foto: GoTellGo, CC BY NC ND]
Eccone la descrizione: su un ben saldo trono marmoreo (nonostante qualche incertezza prospettica) siede la Madonna, e sulle sue gambe sta il Bambino, in piedi.

Solido è anche l’impianto volumetrico delle due figure, reso ancora più plastico dal vivace cromatismo, sebbene il busto della Madonna sembri “tagliato”: si noti, infatti, il rosso della veste che copre il corpo della donna e la fascia verde, presumibilmente il rovescio interno del mantello, dipinta anche all’altezza del ventre.

La pienezza plastica è impreziosita dai dettagli delle vesti: per il Bambino, la veste e la bella aureola, a mo’ di cercine; per la Vergine, il manto dalla bordatura dorata, che segue i risvolti e le pieghe del mantello stesso, e il laccio della veste. Per entrambi, gli incarnati delicati. Il Bambino nella mano destra reca forse il cordone di un galero, o forse un rosario. Egli lo offre alla bella figura maschile che gli reca omaggio.

Rocchette, Chiesa del SS. Salvatore, affresco con dettaglio della Madonna con il Bambino [Foto: GoTellGo, CC BY NC ND]
Rocchette, Chiesa del SS. Salvatore, affresco con dettaglio della Madonna con il Bambino [Foto: GoTellGo, CC BY NC ND]
Per la figura maschile, i lacciuoli del corpetto, l’elegante calzatura, quasi uno stivale dal gambale terminante con pieghe morbide e graziose rosette di sostegno, e la bella manica della veste e la voluta e i bordi arricciati della veste. Per tutti, i morbidi panneggi. Per il Bambino e l’offerente: la bella capigliatura.

Rocchette, Chiesa del SS. Salvatore, affresco con dettaglio di un personaggio maschile [Foto: GoTellGo, CC BY NC ND]
Rocchette, Chiesa del SS. Salvatore, affresco con dettaglio di un personaggio maschile [Foto: GoTellGo, CC BY NC ND]
Più grossolani piedi e mani di tutti e tre i personaggi.

La decorazione dell’intradosso della finta architettura che incornicia la scena è sobria e graziosa al tempo stesso.

Si ipotizza una datazione risalente al periodo compreso fra 1400 e 1430 circa.

E l’autore? Per dargli un nome si potrebbe avviare una bella ricerca attraverso i nomi e gli itinerari degli artisti, noti e meno conosciuti, che fra la fine del XIV secolo e la prima metà del XV si incontravano in questa bella zona, al confine fra Umbria e Lazio, e non distante dalla Toscana. Area geografico-culturale crocevia di vecchie e nuove correnti pittoriche nel passaggio dal tardo-gotico al primo umanesimo.

L’affresco è un bel saggio di primo umanesimo, tuttavia non ancora pienamente maturo.

Naturalmente accettiamo volentieri vostre eventuali osservazioni, rettifiche, integrazioni, affinché tutti possiamo godere, insieme e con sempre maggiori precisione e competenza, delle bellezze che il nostro territorio ci riserva.

[Chiara Morabito, storica dell’arte, guida turistica]

4 comments

  1. Complimenti per questo servizio. Circa 19 anni fa, quando pubblicai il mio libro, questo affresco era sconosciuto a tutti e ignorato perfino dai parrocchiani, nascosto com’e’ in un piccolissimo ambiente!

  2. In qualità di abitante del piccolo borgo di Rocchette ringrazio tutti per l’interessamento e il risalto dato a cose che ci riguardano così da vicino.
    Vorrei aggiungere una notizia circa l’affresco Madonna con Bambino ed una figura maschile presente nella sagrestia della nostra Chiesa parrocchiale, così ben descritto dalla dottoressa Morabito. In particolare per la figura maschile avanzo l’ipotesi che si possa trattare di San Gandolfo, questo perché è presente la scritta Gandulfus nella parte sottostante. Sottolineo che si tratta solo di una ipotesi, infatti San Gandolfo era un frate francescano e quindi il giovane ben vestito è forse troppo distante dalla iconografia classica con cui viene rappresentato di solito il santo. In conclusione pertanto credo che non sia del tutto certo che la scritta si riferisca in modo diretto alla figura stessa.
    Ovviamente se fosse possibile reperire un parere più autorevole ed informato ne saremmo tutti ben felici.
    Di nuovo grazie e arrivederci.

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