Street art in paese: la bella fanciulla di Anguillara Sabazia

Addentrandosi nelle silenziose piazzette e stradine del centro storico di Anguillara Sabazia (a poche decine di chilometri da Roma), giunti alla piccola ma ariosa piazza del Pratuccio, ci si imbatte in un bel murale raffigurante il ritratto di una fanciulla, ampio quanto il prospetto della casa che decora, elegante come i cigni e gli aironi che popolano le rive del bel lago sabatino su cui si affaccia il paese (il Lago di Bracciano).

Luis Gomez de Teran, La Bella che guarda il lago [CC BY SA, by Luis Gomez de Teran]
Luis Gomez de Teran, La Bella che guarda il lago
Sulle prime non si coglie il soggetto, piuttosto esso appare allo sguardo impreparato (soprattutto se vi si giunge con la luce della illuminazione artificiale notturna) come una sorta di grande macchia pressoché uniforme, di un indistinto colore che è grigio, ma anche verde e al contempo azzurro. Che non abbiano ancora terminato di ridipingere la facciata?, ci si chiede in un primo momento. E poi, immediatamente dopo, ci si rende conto che no, non è l’intonaco a essere confuso, quanto è piuttosto la nostra percezione, ottica e soprattutto mentale, a non essere pronta a cogliere, proprio lì, in un piccolo angolo di un piccolo paese, un’opera di street art, forma d’arte usualmente ospitata sulle pareti dei grandi edifici delle grandi città.

Infatti uno dei punti di forza dell’opera, accanto alla maestria pittorica e alla bellezza del soggetto scelto, risiede proprio nella sua capacità di emergere lenta ma decisa, di affiorare dalla parete esterna della graziosa casetta anguillarina, così come dalle acque del lago poco distante, continuamente lambite da libellule viola e turchesi, affiorano verdi alghe e lucenti fili d’erba.

Con discrezione, dunque, ma anche con forza, nel giro di pochi istanti si compone nello sguardo e nella mente dello spettatore l’immagine di una fanciulla che, discreta nei colori ma al tempo stesso sicura nel gesto, ci invita a tacere. È La Bella che guarda il lago, opera del 2019 del venezuelano Luis Gomez de Teran (classe 1980), assai noto come Gomez, già artefice di fortunatissimi interventi urbani di street art caratterizzati da grandi ritratti di figure umane, spesso ingranditi fino al dettaglio, vivissimi e dalla grande forza comunicativa, non di rado ispirati a opere d’arte o personaggi celebri, o a fotogrammi di film.

Gomez qui utilizza sfumature di bianco, grigio, e di uno sfuggente azzurro-verde: scelta cromatica perfetta per dare ancora più evidenza alla pacatezza a cui ci invita la fanciulla. Una giovane ragazza il cui sguardo, tuttavia, è vigile e sveglio, accompagnato da un leggero sorriso, davvero appena accennato, complice e quasi amichevole. Appuntate tra i capelli scuri della Bella stanno, sontuose, tre grandi rose bianche, incastonate fra una finestra e l’altra.

Potremmo azzardare una sinestesia e dire che il grande murale, pura arte visiva, è “silenzioso”, così come discreto è il silenzio che la fanciulla ci invita a cercare e ad ascoltare nel già quieto paese lacustre di questa assai verde porzione di provincia romana, in prossimità del più meridionale confine dell’Etruria.

Del resto, meravigliosamente taciturni sono i vicoli di questo piccolissimo paese (almeno nel suo  centro storico) che si inerpica su un’altura proprio a picco sul lago. Chi ha avuto la fortuna di potersi affacciare da una delle case collocate in posizione più estrema, proprio a ridosso dello specchio d’acqua del lago di Bracciano, avrà potuto accarezzare l’ardita fantasia di tuffarsi nel lago direttamente dalla finestra, tanto lo specchio d’acqua è vicino.

Il borgo di Anguillara Sabazia visto dal battello [Fonte: Wikimedia Commons, CC BY SA, by Stefano1194]
Il borgo di Anguillara Sabazia visto dal battello
L’opera muraria è liberamente ispirata alla colonna sonora del film di Luigi Magni Nell’anno del Signore (1969), scritta da Armando Trovajoli, assiduo frequentatore di Anguillara, e la musica si può ascoltare (a rompere quel silenzio richiestoci dalla suadente Bella) inquadrando il QRcode stampato su un semplicissimo ma esauriente pannello collocato due pareti più in là.

La street art ha dunque raggiunto anche i muri dei piccoli paesi di provincia, quasi a rivitalizzare gli spazi vissuti quotidianamente dai soli, pochi abitanti del luogo, e nella stagione vacanziera dai non troppo numerosi turisti, qui ad Anguillara spesso stranieri di area nord europea.

Pochi vicoli oltre, sulle pareti di una stradina che è piuttosto un anfratto a picco sul lago, altri suggerimenti, discreti ma efficaci, ci invitano ad osservare e a leggere. Ne racconteremo a breve!

[Chiara Morabito]

 

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