Cammino dei Briganti: Casali di Cartore – Santa Maria in Valle Porclaneta – Rosciolo

Eccoci giunti alla quarta tappa del nostro Cammino dei Briganti, che oggi ci ha condotti con un tragitto di circa 8,5 chilometri da Cartore a Rosciolo passando per Santa Maria in Valle Porclaneta.

[29 luglio] Rispetto agli altri giorni, l’itinerario è più breve e ce la prendiamo con comodo, godendoci ogni momento della giornata. Giacomo, dell’Ostello di Torano, ci fa la cortesia di condurci in macchina ai Casali di Cartore per evitare di farci tornare sui nostri passi e da lì ci mettiamo in marcia. Costeggiamo la chiesetta di Cartore, superiamo l’area camping gestita da Fabio, a uso di chi vuole campeggiare nel Parco della Duchessa con un minimo di servizi, e proseguiamo fino a Bocca di Teve, da dove eravamo sbucati nella tappa precedente. Due cartelli ci indicano che a sinistra è Lazio, a destra Abruzzo. Proseguiamo diritto lasciandoci alle spalle il Cicolano per rientrare nella Marsica. Incontrando per la prima volta un nutrito numero di camminatori, tra cui un gruppo di scout. C’è chi purtroppo è in difficoltà!

Riparazione d'emergenza [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
Riparazione d’emergenza [Foto: Associazione culturale GoTellGo]
Oltrepassiamo un gruppo di muli con i piedi legati e proseguiamo fino al punto più alto della tappa a Passo Le Forche (1221 s.l.m.), alle pendici del Velino. Sostiamo un po’ per ammirare il paesaggio, alle spalle il Monte Cativiglia, di fronte la Rava di Peschio Capraio. Le campane di un gregge di mucche che si avvicina a un abbeveratoio rompono il silenzio delle montagne.

Riparazione d'emergenza [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
Bovini al pascolo a Passo Le Forche [Foto: Associazione culturale GoTellGo]
La ricorderemo come la tappa delle farfalle, ce ne sono centinaia, coloratissime, che ci svolazzano intorno o si posano sui cardi e gli altri fiori spontanei. La discesa è piacevole e quando possibile abbandoniamo la carrareccia, troppo assolata, e camminiamo al lato, zigzagando tra la vegetazione.

Verso Rosciolo [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
Verso Rosciolo [Foto: Associazione culturale GoTellGo]
Superata la selva di Santa Maria e un vecchio casale abbandonato non privo di un certo fascino scorgiamo l’abside della chiesa medievale di Santa Maria in Valle Porclaneta, indubbiamente una delle soste più emozionanti di tutto il cammino. Siamo fortunati, la troviamo aperta (altrimenti avremmo dovuto telefonare al custode della chiesa che su richiesta la viene ad aprire arrivando in pochi minuti dal vicino borgo di Rosciolo). Un tempo doveva esservi annesso anche un monastero benedettino con il chiostro, distrutto dal terribile terremoto della Marsica del 1915.

Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta [Foto: Associazione culturale GoTellGo]
Due iscrizioni incise sui pilastri laterali dell’arco di accesso citano alcuni protagonisti della costruzione della chiesa: il donatore Berardo III, figlio del conte marsicano Berardo, e l’esecutore, il maestro Nicolò.

Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, iscrizione nel pilastro all'ingresso [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA] Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, iscrizione nel pilastro all'ingresso [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]

Oltrepassiamo il portale d’ingresso e accediamo all’interno della chiesa.

Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, interno con iconostasi [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
I capitelli dei pilastri sono scolpiti con figure umane ed elementi geometrici, vegetali e zoomorfi. Colpisce il ritratto di questo personaggio che si tira i lunghi baffi.

Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, capitello decorato [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, capitello decorato [Foto: Associazione culturale GoTellGo]

L’ambone in pietra, realizzato dai maestri Nicodemo e Roberto di Ruggero nel 1150, è un vero capolavoro. Il custode ci invita a osservare i rilievi con la danza di Salomè, Davide in lotta contro un orso e Giona divorato dalla balena.

Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, pulpito istoriato [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, pulpito istoriato [Foto: Associazione culturale GoTellGo]
Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, pulpito istoriato, storia di Giona e la balena [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]

La vera particolarità della chiesa, che la rende unica, è l’iconostasi lignea intarsiata di tradizione bizantina che divide l’interno in due spazi, quello “sensibile” riservato ai fedeli da quello “intellegibile” riservato alla liturgia, rimandando all’antico tempio del Re Salomone a Gerusalemme.

Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, iconostasi lignea [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, iconostasi lignea [Foto: Associazione culturale GoTellGo]
Su un altarino nel presbiterio sono esposte le copie di due quadri su tela raffiguranti l’interno della chiesa realizzati dal pittore danese Carl Budtz-Møller, di stanza in Abruzzo fino al terremoto del 1915.

Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, copia della tela di Carl Budtz-Møller [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, copia della tela di Carl Budtz-Møller [Foto: Associazione culturale GoTellGo]
Pur se lacunosi, sulle pareti sono ancora presenti numerosi affreschi databili tra il XIII e il XV secolo. Quello più antico sta nel presbiterio e raffigura una Crocifissione: l’iconografia è quella del Cristo trionfante, con gli occhi aperti, lo sguardo serio ma che non esprime sofferenza, i piedi allargati.

Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, affresco raffigurante il Cristo trionfante [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, affresco raffigurante il Cristo trionfante [Foto: Associazione culturale GoTellGo]
Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, affresco raffigurante il Cristo trionfante, dettaglio del volto [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA] Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, affresco raffigurante il Cristo trionfante, dettaglio dei piedi [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]

In un’altra crocifissione, certamente posteriore, il Cristo è sofferente, gli occhi sono chiusi, il capo è reclinato e il corpo è piegato in uno spasimo di dolore.

Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, affresco raffigurante il Cristo sofferente [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, affresco raffigurante il Cristo sofferente [Foto: Associazione culturale GoTellGo]
Sulle pareti inoltre compaiono diverse immagini di Vergini con il Bambino e di santi.

Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, affresco raffigurante la Vergine incoronata con il Bambino [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA] Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, affresco raffigurante la Vergine con il Bambino [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, affresco raffigurante Santa Lucia [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA] Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, affresco [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]

E il monaco con la lunga barba vestito di una lunga tonaca e munito di bastone è certamente un tributo a San Benedetto.

Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, affresco raffigurante San Benedetto [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA] Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, affresco raffigurante San Benedetto, dettaglio del volto [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]

Il luogo è talmente bello che decidiamo di consumare il nostro pranzo al sacco nei pressi del fontanile accanto alla chiesa. A un certo punto vediamo uscire da una porticina una suora con una brocca in mano. È una suora francese, che opera a Roma in una chiesa sul Palatino, è venuta qui per un periodo di riflessione in solitudine.

Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta [Foto: Associazione culturale GoTellGo]
A malincuore lasciamo questo luogo di pace e riprendiamo il sentiero. Un cartello ci ammonisce di fare attenzione ai cani da pastore bradi e ci fornisce delle linee guida scritte e visuali: non correre, non urlare né gesticolare, stare lontano dalle pecore, tenere i cani propri al guinzaglio, scendere dalla bicicletta.

Avviso cani pastori e bradi [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
Avviso cani pastori e bradi [Foto: Associazione culturale GoTellGo]
Poco oltre incontriamo una delle roverelle monumentali della Marsica, parzialmente danneggiata da una frana che ha sotterrato la parte inferiore.

Santa Maria in Porclaneta, quercia secolare [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
Santa Maria in Porclaneta, quercia secolare [Foto: Associazione culturale GoTellGo]
E infine raggiungiamo il borgo di Rosciolo dei Marsi, d’impianto quattrocentesco, a 900 metri s.l.m. Prima sosta: il bar in Piazza, dove riincontriamo gli scout che avevamo incrociato in mattinata. Ci sediamo all’esterno, nelle orecchie l’eco delle chiacchiere dei locali che si lamentano di qualsiasi cosa. Facciamo anche la conoscenza di un allevatore di zona, produttore di formaggi e gestore di un caseificio, che ci fornisce il suo punto di vista sul problema ambientale del Lago della Duchessa, ovviamente opposto a quello di Americo. Ironia della sorte, all’interno del bar, accanto a un espositore di birre del Borgo, sono esposte le t-shirts con la scritta “Io sto con Americo e con il lago della Duchessa”.

T-shirts della campagna 'Io con con Americo' [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
T-shirts della campagna ‘Io con con Americo’ [Foto: Associazione culturale GoTellGo]
Raggiungiamo in pochi minuti il nostro alloggio, il B&B La Residenza, all’interno di un palazzo cinquecentesco. Lo gestisce una gentile signora, oriunda di Latina, che aveva iniziato l’attività nei soli mesi estivi, mentre ora è aperta quasi tutto l’anno grazie al turismo crescente. Ci propone una bella stanza con letto a baldacchino, l’arredo e gli accessori sono curati e in linea con l’ambiente. Anche la colazione del giorno dopo è varia e abbondante.

Ad ogni buon conto, nel tardo pomeriggio esploriamo il paese che ancora mostra tante tracce del terremoto del 1915. Sui vicoli affacciano tanti ambienti a volta, un tempo utilizzati come rifugio per gli animali.

Rosciolo [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA] Rosciolo [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]

La chiesa del borgo è intitolata a Santa Maria delle Grazie, vale una visita per la presenza di interessanti affreschi e di un antico orologio.

Rosciolo, chiesa di Santa Maria delle Grazie [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
Rosciolo, chiesa di Santa Maria delle Grazie [Foto: Associazione culturale GoTellGo]
Rosciolo, chiesa di Santa Maria delle Grazie, affresco [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA] Rosciolo, chiesa di Santa Maria delle Grazie, orologio primi Novecento [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]

Qualche curiosità sul borgo: nel 1962, sul Monte Velino, di fronte al paese, si schiantò un aereo Douglas DC-6B proveniente da Karthoum. Inoltre, Rosciolo vanta la presenza di una “salita in discesa” (proprio la strada che conduce a Santa Maria in Valle Porclaneta) dove, per un’illusione ottica, l’attrazione gravitazionale sembra invertirsi. Portatevi una pallina e provate!!!

A Rosciolo vi sono due locali per cenare, scegliamo la “Locanda dell’Arco”, a pochi passi dalla chiesa, non proprio economica e forse un po’ troppo ricercata nel menu, facciamo però la conoscenza di una coppia di camminatori toscani con i quali scambiamo esperienze e informazioni. Gli incontri ti arricchiscono sempre…

[Maria Teresa Natale, travel designer e guida turistica]

Le altre tappe del cammino

 

One comment

  1. Racconto appassionante e coinvolgente pieno di notizie e informazioni interessanti. Territori e luoghi di quell’Italia minore che minore non è e che merita di essere sempre di più fatta conoscere e valorizzata. Brava come sempre Maria Teresa e un plauso ai soggetti che in tempi così difficili si impegnano per consentire di fruire di tutto questo…

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