Prosegue la nostra passeggiata digitale all’interno del complesso dei Santi Quattro Coronati. Siamo arrivati a questo monastero di clausura consultando diverse mappe storiche e contemporanee per scoprire la più importante opera pittorica medievale della città di Roma: gli affreschi dell’Aula gotica.
Nel post precedente, ci siamo concentrati sulla decorazione che rappresenta i primi sei mesi dell’anno e le rispettive attività quotidiane. Attraverso la lettura degli affreschi corrispondenti a gennaio-giugno abbiamo aguzzato la vista per scoprire raffigurazioni, dettagli, frasi sulle fasce di esergo, rappresentazioni di fiori e frutti. Adesso, tra i mesi di luglio e dicembre, ci concentreremo anche sulle attività agricole e sugli attrezzi necessari per lo svolgimento di alcuni mestieri.
Luglio
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L’affresco ci permette di conoscere gli utensili per la mietitura nel Duecento: un vero e proprio catalogo degli attrezzi!
Agosto
Settembre
Le due figure in primo piano sistemano le > doghe, complesso compito che svolgono con l’aiuto di un mazzuolo (vedi un esempio) a testa quadrata, mentre il giovane in secondo piano predispone i cerchi che dovranno cingere la botte. Forse appartengono alla stessa bottega che aveva costruito le botticelle viste nelle scene precedenti. I bottai non solo costruivano nuove botti, tini, bigonci e botticelle, ma realizzavano lavori di riparazione.
Nella scena tutti e tre i bottai indossano le maniche lunghe, segno che inizia a scendere la temperatura.
![Museo del vino di Sala Baganza, Attrezzi del bottaio [Fonte: IBC, http://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=227147] Museo del vino di Sala Baganza, Attrezzi del bottaio [Fonte: IBC, http://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=227147]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2020/04/39-Attrezzi-del-bottaio.jpg)
Ottobre
Dal lato opposto dell’albero, il raccolto è trasportato e ha inizio la pigiatura di diversi tipi d’uva: rossa, verde e bianca. Guardate che cuffia particolare ha il ragazzo pigiatore: è legata sotto il mento e ha delle asole dalle quali fuoriescono ciuffi di capelli.
Il mosto che si ottiene dalla pigiatura scende nei contenitori sottostanti. Nel Lazio tali contenitori erano scavati nella pietra o in muratura, come in questo affresco, e il loro nome era torcularia.
Il mosto era prezioso per gli aridi mesi a venire. Dobbiamo ricordare che il vino non era solo una bevanda per allietare pasti e banchetti, aveva anche un importante ruolo nell’economia delle società medievali.
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Novembre
Un dettaglio attira l’attenzione… Sul ramo che sporge dall’albero a destra è poggiata una bisaccia. L’Enciclopedia Treccani, una fonte cartacea consultabile anche online, la definisce una “grossa borsa di pelle o stoffa che si porta a tracolla o si mette sulla groppa del cavallo”. Se fosse una scena dei nostri giorni, sul ramo avremmo trovato appeso uno zaino.
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Dicembre
Il mese di Dicembre è rappresentato da un giovane seduto su un seggio, simile a quello usato dal vecchio Agosto. Con la mano sinistra regge uno scettro ma non ci è dato sapere se è come quello del mese di Gennaio.
Con questo affresco si chiude l’anno però sia la tematica che gli elementi compositivi ci riportano a Gennaio per ripetere il ciclo delle stagioni.
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Ma vi siete chiesti chi possa essere l’autore di questi meravigliosi affreschi? In realtà, dovremmo chiederci chi sono gli autori (al plurale) dato che si possono riconoscere almeno due “mani” in questo ciclo: quella del Maestro Ornatista e quella del Terzo Maestro. Vi sembrano buffi questi nomi? Non si tratta di singole persone bensì di due botteghe di artisti che decorarono anche il Sacro Speco di Subiaco e la cripta del Duomo di Anagni.
Non vi resta che accettare la sfida di alcuni quiz che, oltre a farvi divertire, vi permetteranno di capire se vi sono rimaste delle lacune su come gli artisti rappresentarono il loro tempo nell’Aula gotica del complesso dei Santi Quattro Coronati. L’importanza di questo ciclo di affreschi è evidente nella seguente analogia: l’Aula gotica è un gioiello del Medioevo come la Cappella sistina lo è del Rinascimento.
Per approfondire:
- Barelli Lia, Il complesso monumentale dei Ss. Quattro Coronati, Roma, Viella 2016.
- Draghi Andreina, Gli affreschi dell’Aula gotica nel Monastero dei Santi Quattro Coronati. Una storia ritrovata, Milano, Skira 2006.
- Ovidio, I Fasti, traduzione di Luca Canali, Milano, Bur 1998.
- Medioevo.Roma
- Treccani – Encicopedia dei ragazzi, s.v. Medioevo
- Video “Apre l’Aula Gotica ai Santi Quattro“
[Gabriela Häbich, scrittrice e divulgatrice scientifica; esercizio finale a cura di Chiara Morabito; supporto tecnico di Andrea Tempera, 28 aprile 2020]
I racconti degli affreschi dell’Aula gotica del complesso dei Santi Quattro Coronati: Gennaio-Giugno
interessante e intelligente descrizione degli affreschi sui mesi, che ben richiama l’attenzione,con la indicazione di tanti particolari che certamente sfuggirebbero in una normale visita