Il Pantheon… a volo d’uccello! In compagnia del piccione Romoletto

Il piccione Romoletto [CC BY SA 3.0 ex, by Luis Garcia]Ciao! Oggi ti condurrò a visitare il Pantheon, uno dei monumenti più belli di Roma e del mondo, conosciuto anche come la Rotonda. Mi presento: sono il piccione Romolo, detto Romoletto perché sono “regazzino” (come si dice in romanaccio) e non ho ancora messo su la pancia dei piccioni più grandi. Sono giovane ma provengo da una famiglia romana di piccioni che esisteva già più di duemila anni fa! … Sai, i piccioni romani sono chiacchieroni! Conoscono molto bene la storia della loro città perché ogni nonna e nonno piccione hanno raccontato la storia di Roma ai loro nipoti e così via, generazione dopo generazione…

Basta con le chiacchiere! Le mie ali saranno le tue ali e i miei occhi saranno i tuoi occhi… volerai con me sopra il centro di Roma, > nel rione Pigna…

Ecco! Ora voliamo in alto sopra la città che sembra proprio una carta geografica, come quelle che usano i turisti per non perdersi. Dobbiamo raggiungere la nostra meta. È una piazza con una fontana e si chiama Piazza della Rotonda. Quella cerchiata in rosso.

Dettaglio del rione Pigna da GoogleMaps
Dettaglio del rione Pigna da GoogleMaps

È arrivato il momento di atterrare… Dove? Sulla fontana della piazza dove noi piccioni amiamo molto fare il bagno. Se clicchi su di me potrai vedere una bella immagine della fontana.

La vasca della fontana di piazza del Pantheon [Foto; Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC, SA]
La vasca della fontana di piazza del Pantheon
Avrai già capito che la piazza ha lo stesso nome del protagonista della nostra visita.

E cos’è quel grandissimo edificio con enormi colonne che si intravede nelle foto? Si chiama Rotonda o Pantheon e lo esplorerai con me.

CACCIA AL MONUMENTO: A sinistra c’è un dettaglio dell’area su cui stiamo volando ripreso da una mappa disegnata nel 1676 da un bravissimo artista, Giovan Battista Falda, più di trecento anni fa. Questa è la Roma su cui avrebbero volato all’epoca i miei antenati piccioni. Prova a ricercare lo stesso dettaglio nella mappa ingrandita.

Qual è la forma esatta del Pantheon? Per capirlo ci vuole proprio un bel volo intorno all’edificio. Io userò le mie ali di piccione, tu vedrai quel che vedono i miei occhi.

[Fonte: YouTube, Dirty Seagulls, durata: 51 secondi]

Hai visto? Il Pantheon è proprio tutto rotondo e ha un enorme copertura rotonda che si chiama cupola. Cosa dici?  C’è un grosso buco al centro della cupola? È caduto un pezzo? No, è stato proprio fatto così e più tardi te ne spiegherò il motivo.

Ma chi fece costruire il Pantheon e quando?

Spicchiamo il volo per andarlo a scoprire. Mi vedi? Mi sono appostato in cima al capitello sinistro (vicino alla M…). Dunque…, sulla  facciata del Pantheon si legge in lingua latina, in grandi lettere di bronzo, che fu costruito da Marco Vipsanio Agrippa (un parente di Augusto, il primo imperatore di Roma) nel I secolo avanti Cristo.

In realtà, dopo essere stato distrutto da due incendi, il Pantheon fu fatto interamente ricostruire dall’imperatore Adriano tra il 120 e il 127 dopo Cristo, il quale però, preferì non firmare con il proprio nome il monumento. Vuoi vederne il > ritratto?

Sin dall’antichità il Pantheon ha affascinato viaggiatori, studiosi, artisti, fotografi che si sono cimentati nel proporre ricostruzioni e ritrarre il Pantheon così come lo si vedeva nella propria epoca. Guarda attentamente le immagini che ho selezionato per te e dimmi cosa ti colpisce.

Hai notato? In primo piano c’è quasi sempre l’ingresso – gli architetti lo chiamano il pronao – con le sue 16 colonne monumentali. Stando lì sotto ci si sente piccoli piccoli e non si riesce a immaginare l’immensa sala rotonda che si apre oltre il portone.

Forse hai osservato un altra’particolarità: i due piccoli campanili sopra l’ingresso alla Rotonda. Vennero fatti aggiungere  da un grande artista, Gian Lorenzo Bernini, nel 1600, ma non piacevano ai romani che li avevano soprannominati “le recchie d’asino” (le orecchie d’asino). Così, alla fine dell’Ottocento, vennero eliminati.

Dirigiamoci verso le colonne, sono veramente gigantesche.

[Fonte: YouTube, MIBAC, durata: 33 secondi]

Hai visto che le colonne sono di colore diverso? Sono di granito rosa e granito grigio estratto dalle cave dell’antico Egitto.

Granito rosa [Foto: Associazione culturale GoTellGo]
Granito rosa
Granito grigio [Foto: Associazione culturale GoTellGo]
Granito grigio

Torniamo sotto le colonne del pronao per giocare a “prendere le misure”: un po’ di aritmetica applicata al territorio può sempre risultare utile.

Il tempio di tutti gli dei

Basta con l’aritmetica! Prima ti ho detto perché questo monumento è noto come Rotonda, ma perché si chiama anche Pantheon? Innanzitutto ti dico che il nome deriva dalla lingua greca antica e significa “tempio di tutti gli dei”. 

Gli antichi greci e romani credevano nell’esistenza di molti dei e dee, ognuno con la sua “specializzazione”. Te ne presento qualcuno:

Quanti personaggi! Vi sono tante belle storie e leggende di cui sono protagonisti insieme a molti altri dei e dee loro parenti, amici o nemici… a tutti loro fu dedicato il Pantheon.

Lo sai che il Pantheon è l’unico monumento antico di Roma a essersi conservato così bene? Quando tanti secoli fa i vecchi dèi vennero abbandonati e Roma divenne cristiana molti templi antichi vennero demoliti per costruire chiese e palazzi.

Il Pantheon si salvò proprio perché nel 608 dopo Cristo venne trasformato nella Basilica di Santa Maria ad Martyres o Santa Maria della Rotonda. Fu il primo tempio pagano trasformato in chiesa, ma il portale, i pavimenti, le colonne, le murature sono ancora quelle originali di duemila anni fa.Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC ND

Adesso vola con me all’interno, rimarrai a bocca aperta! Per farlo dobbiamo però varcare questo grande portale bronzeo. È lo stesso portale da cui entrò l’imperatore Adriano e dove oggi entrano migliaia di turisti.

Il portale bronzeo di accesso al Pantheon [Foto: Associazione culturale GoTellGo, CC BY NC SA]
Il portale bronzeo di accesso al Pantheon
Entriamo!

[PER INSEGNANTI E GENITORI] – CONDIVIDETE LA VOSTRA ESPERIENZA DIDATTICA:
Raccontaci come è andata l’esperienza. Qual è l’età dei partecipanti? Hai qualche suggerimento per aiutarci a migliorare la visita?  Inviaci un commento usando lo spazio alla fine del post. 

[a cura di Elena Tredici, storica dell’arte e divulgatrice didattica, in collaborazione con Maria Teresa Natale, supporto tecnico di Andrea Tempera, 17 maggio 2020]

L’interno del Pantheon. In compagnia del piccione Romoletto

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