La basilica di Santa Prassede, uno dei gioielli di Roma per via dei suoi antichissimi mosaici, presenta moltissime curiosità, tra cui la Cappella del Crocifisso all’interno della quale si trova la tomba del titolare della basilica dal 1262 al 1286, il cardinale Pantaléon Anchier de Troyes (1210-1286).
Steso sul suo letto funebre ricoperto da un telo drappeggiato, il capo è appoggiato su un cuscino intonato con le incredibili scarpe decorate a palmette che non sfuggono allo sguardo.
Un’epigrafe sopra la tomba ricorda che proprio in questa cappella lo sfortunato cardinale venne assassinato il 1° novembre 1286, non si conosce però il motivo dell’empio misfatto. Ma chi era Pantaleone Anchier? Francese, di umili origini, carriera sacerdotale a Bayeux, Laon, Parigi, Roma, York e Salisbury, era il nipote di Jacques Pantaléon, eletto 182° papa della chiesa cattolica con il nome di Urbano IV (1195-1264). Fu quest’ultimo acerrimo nemico dello svevo Manfredi di Sicilia, cui tentò di opporgli le milizie di Carlo I d’Angiò.
Lo splendido monumento funebre, in marmo e mosaico, è stato attribuito niente di meno che alla bottega di Arnolfo di Cambio. La sua collocazione si deve probabilmente al Soprintendente Antonio Muñoz che fece risistemare la malmessa cappella nel 1927, facendovi collocare anche i reperti rinvenuti in occasione del rifacimento del pavimento avvenuto alcuni anni prima.
Sul lato opposto alla tomba del Cardinale si può ammirare il crocifisso ligneo medievale che dà il nome alla Cappella. Potrebbe essere una delle tante copie medievali del miracoloso Crocifisso di San Paolo fuori le mura, che parlò a Santa Brigida (1303-1373) mentre recitava le 15 orazioni sulla vita di Cristo.
[Maria Teresa Natale]