Non c’è bisogno di andare sino a Istanbul per vedere cisterne grandiose. Le abbiamo a casa nostra. Tanto per citarne una, vi invitiamo ad andare a visitare la Piscina Mirabilis di Bacoli, nei Campi Flegrei. L’ingresso è gratuito e per visitarla basta contattate l’assuntore di custodia (così è scritto su un foglio all’esterno della porta d’accesso), la signora Immacolata Lucci (che risponde al numero 3336853278). Vi chiederete chi sia l’assuntore di custodia, si tratta di un incarico che si tramanda di generazione in generazione in base al quale volontariamente alcune famiglie si impegnano ad aprire i monumenti ai visitatori. Li ringraziamo veramente di cuore.
Da una porticina accediamo attraverso una scala intagliata nel tufo sul fondo della cisterna, una delle più grandi dell’antichità. È alta 15 metri, come fossero cinque piani di un palazzo. L’ambiente è spettacolare, ricorda una cattedrale. Ci inoltriamo tra i 48 giganteschi pilastri cruciformi che dividono l’ambiente in tante navate, cinque sui lati lunghi, tredici sui lati lunghi. La luce filtra da alcune aperture nella volta a botte. Sul fondo della navata centrale la piscina limaria fungeva da vasca di svuotamento e decantazione nelle periodiche operazioni di manutenzione.
Risale all’epoca augustea e doveva costituire il serbatoio finale di un acquedotto lungo circa 100 chilometri, alimentato dalle sorgenti del fiume Serino. Forse serviva ad approvvigionare di acqua potabile la flotta romana – la Classis misenensis – ormeggiata nel vicino porto di Miseno, che fu istituita da Augusto nel 27 a.C. per difendere il bacino del Mediterraneo occidentale.
Mentre ci perdiamo tra le navate della cisterna oggi priva di acqua pensiamo alle 250 navi della flotta più potente del mondo ormeggiate nel porto naturale esterno oppure al sicuro nel bacino interno (il lago Miseno) per la manutenzione. [MTN]