Capita a volte di imbattersi in piacevoli sorprese. Un paio di giorni fa eravamo in quel di Cantalupo in Sabina per una campagna fotografica e stavamo cercando notizie su un affresco di San Vito conservato in una proprietà privata. Chiediamo informazioni e ci danno l’indirizzo e il nome della persona a cui rivolgerci. Quando arriviamo a destinazione, ci viene incontro l’anziana e gentilissima signora Laura che alla nostra richiesta di poter vedere l’affresco senza esitazione alcuna ci invita a entrare nella sua proprietà. Costeggiamo la casa lungo uno stradello erboso e subito notiamo le imponenti sostruzioni in opera pseudoreticolata che dovevano sorreggere una villa romana.
![Cantalupo in Sabina, loc. San Vito. Ruderi di villa romana. Foto: Archivio fotografico Associazione culturale GoTellGo. CC BY NC SA](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2018/06/unnamed-768x1024.jpg)
Giriamo l’angolo ed ecco aprirsi di fronte a noi una nicchia con un affresco ottimamente conservato. Doveva questo essere un antico luogo di devozione forse già da epoca medievale, dove fedeli, pellegrini e viandanti sostavano per rendere omaggio a San Vito.
![Cantalupo in Sabina, loc. San Vito. La signora Laura orgogliosamente ci conduce all'anfratto con l'affresco di San Vito. Foto: Archivio fotografico Associazione culturale GoTellGo. CC BY NC SA](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2018/06/IMG-1844-1024x768.jpg)
Il santo, nella sua tunica, regge in mano un libro. Ai suoi piedi si scorgono due leoni: uno certamente gli sta leccando i piedi. Sopra la scena, si staglia, ben conservato, il velo della Veronica con il ritratto di Cristo.
![Cantalupo in Sabina, loc. San Vito. Il duplice affresco con San Vito e il volto di Cristo. Foto: Archivio fotografico Associazione culturale GoTellGo. CC BY NC SA](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2018/06/IMG-1846-1024x768.jpg)
![Cantalupo in Sabina, loc. San Vito. Affresco con il velo della Veronica. Foto: Archivio fotografico Associazione culturale GoTellGo. CC BY NC SA](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2018/06/IMG-1848-1024x768.jpg)
Ma chi era questo santo che viene festeggiato il 15 giugno? La leggenda vuole che Vito fosse un fanciullo siciliano dotato di poteri curativi e che Diocleziano, sapendolo amico del figlio, lo avesse fatto chiamare quando quest’ultimo era caduto preda di attacchi epilettici. Il giovane Vito riuscì a guarirlo ma l’imperatore, essendo il ragazzo un fervente cristiano, lo perseguitò prima facendolo inutilmente immergere in un calderone di pece bollente, poi dandolo in pasto a dei leoni o cani famelici che invece di sbranarlo iniziarono a leccargli i piedi, infine straziandogli le ossa. Un terremoto provvidenziale che fece fuggire lo stesso imperatore consentì a Vito di tentare la fuga assieme ai compagni Modesto e Crescenzia e con l’aiuto degli angeli il terzetto riuscì a guadagnare le rive del Sele ma, stremato dalla sofferenza, cedette alla morte.
Ecco perché San Vito negli anni è sempre stato invocato contro l’epilessia, le malattie nervose (si pensi al ballo di San Vito) e l’idrofobia. Ma non solo, il santo siciliano è anche il protettore dei ballerini, dei calderai, dei sordi e dei muti.
Chiediamo alla signora se sono in molti a chiedere di visitare questo isolato luogo di culto. Ci dice che prima era più frequente, ormai non viene quasi più nessuno. Lei però si ostina a vegliarlo e a difenderlo anche da chi impropriamente vorrebbe recintare l’area rendendola inaccessibile. San Vito è il suo tesoro da preservare. Grazie, signora Laura per averci regalato questo frammento di storia. [MTN]