Ho conosciuto Mirella nel 2004, 17 anni fa. Con i Belluni avevamo deciso di organizzare un viaggio in Argentina e Mirella, timidamente, aveva chiesto di far parte della squadra: due famiglie con tre bambini ancora piccoli. Fin da subito, la “Salatino” partecipò con entusiasmo all’organizzazione di quel viaggio indimenticabile e da quel momento, fino ad oggi, questa squadra eccezionale – I Nasella, i Belluni, e Mirella – è diventata la “famiglia allargata”, vicina nei momenti di gioia ma anche in quelli più difficili. Fu lei a proporre la colonna sonora del viaggio alla fine del mondo: “Soy Feliz”, “Sono felice”, di Vicentico che ho riascoltato proprio ieri, mentre mettevo a punto questo ricordo.
Da allora, tante altre imprese, spesso tutti insieme: sopralluoghi, viaggi, cammini, passeggiate, momenti di aggregazione e di riflessione…
Albania, Cuba, Vietnam, Turchia, Nuova Zelanda, Portogallo, Palermo, Stromboli, Sicilia dei Florio, Francigena del Sud, Napoli, Scampia, L’Aquila, Campi Flegrei, Matera, Milano, Myanmar, Iran. Se ci penso ho trascorso con lei diversi mesi della mia vita.
Vedo in sala tante persone che hanno partecipato ad alcune di queste avventure, tutte a loro modo uniche, entusiasmanti, interessanti e indimenticabili. E ogni volta Mirella c’era, spesso silenziosa, sempre discreta, ma sempre presente, generosa, pronta a condividere e a sacrificarsi per risolvere le pratiche burocratiche più noiose: visti, assicurazioni, prenotazioni…
Quante istantanee memorizzate in questi 17 anni. Mirella col suo immancabile zaino sovradimensionato, Mirella in cerca di un oggetto ricordo significativo di ogni viaggio, Mirella che colleziona quadernetti e blocknotes artistici, Mirella che minuziosamente appunta mappe e guide di viaggio, Mirella che balla con uno sconosciuto a Viñales, Mirella nella casa particular di Vladimir, Mirella che beve il mojito a l’Habana, Mirella e il guanaco, Mirella che mangia il pesce con le mani a Yumurì, Mirella comunque felice in un albergo di Hattusha dove, a meno venti, non funzionava il riscaldamento e si era gelata l’acqua nei tubi, Mirella che in un’Albania disastrata trova una tazzina di caffè per la mia collezione, Mirella e l’ostello-carcere di Christchurch quando un altoparlante ripete “You must evacuate the building”, Mirella che lancia nel cielo di Bagan una delle otto lanterne, Mirella che asseconda sempre Andrea nei suoi voli pindarici che ci hanno portato a vivere delle giornate fantastiche a Scampia e a L’Aquila, Mirella sulle dune di sabbia del deserto del Kalut, Mirella che mi aiuta a ritrovare il passaporto perché non lo trovo mai quando serve…
Mirella, purtroppo ci hai lasciato troppo presto, dovunque tu sia ora, so che continuerai ad esserci e ad accompagnarci. Grazie di aver fatto parte della nostra “famiglia allargata”.
[Maria Teresa Natale, 10 novembre 2021]
Ho incontrato Mirella nel viaggio “La Sicilia dei Florio”, la sua disponibilità a tener conto del meglio per tutti noi, la sua generosità, quando decise di accompagnarmi nella ricerca di una bottiglia di acqua minerale nella Palermo della tarda serata, quattro chiacchiere scambiate in diversi momenti del viaggio hanno fatto di lei una persona che ricorderò sempre con affetto.