Urban sketching: a spasso con “spasso” (e col taccuino)!

di Carla Bernardi e Giovanni Ragone

Sedersi da qualche parte, tirare fuori matita e taccuino, concentrarsi soltanto su ciò che si osserva  e lasciarsi lentamente avvolgere da uno stato di piacere e di armonia con il mondo.

bernardi campo de' fiori

 

 

Ecco una descrizione appassionata per un’attività ricca di possibilità : fare sketches. Ma cosa significa?

Il vocabolario alla voce “Sketch” cita la seguente definizione:

Abbozzo buttato giù con pochi tratti essenziali per fermare un’immagine o un’idea.

Sembra un modo di raccogliere informazioni visive dal mondo intorno a noi, ma può diventare anche un affascinante metodo per conoscere se stessi.

Qui il maggior contributo alla propria crescita non è la tecnica, ma la qualità  dell’osservazione. Lo sketch, sia che resti nel privato o sia reso pubblico, non è testimonianza di abilità, ma frutto del nostro piacere o interesse, realizzato nel modo e nel momento più adatto alle nostre esigenze.

Il tempo è un interessante variabile dello sketching: quando se ne ha poco a disposizione bisogna fare una selezione visiva del soggetto ed avere uno stile essenziale, ciò può avere effetti vitalizzanti  sia sulla tecnica che sull’osservazione.

A volte si può avere la sensazione di non fare progressi o un senso di fallimento. Inevitabilmente alcuni lavori sembreranno aver preso un vicolo cieco, ma bisogna tenere a mente che un taccuino di schizzi è un luogo dove poter pensare ad alta voce, dove non c’è giudizio né proprio né di altri.

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Lo sketch non è un buon disegno ma un percorso che l’esperienza arricchisce.

Un vantaggio pratico di tenere uno sketchbook è di poter andare indietro nel tempo di settimane, mesi o persino anni e ritrovare piacevoli ricordi di luoghi ed eventi vissuti.

Lo sketch è la risposta immediata a ciò che si vede.  

In seguito però, possono arrivare nuove e stimolanti motivazioni:

  1. Tenere una sorta di diario visivo delle proprie giornate.
  2. Produrre immagini private o irriconoscibili ad altri.
  3. Fare pratica di disegno o pittura.
  4. Ricordare ciò che si è visto in una passeggiata/viaggio.
  5. Ripetere lo stesso soggetto in un ciclo di lavori
  6. Sviluppare idee che portano a progetti artistici più complessi.

Sketching è versatilità, ricerca e fonte sorprendente di energia.

Qui segnaliamo alcuni link e blog collettivi riguardanti gli sketchers:

www.facebook.com/groups/SketchcrawlRoma/

www.urbansketchers.org

Urban Sketchers Italy

Una carriola di disegni

SKETCHCRAWL

cuadernistas

e questo, per i più curiosi, il manifesto degli Urban Sketchers:

  1. Disegniamo sul posto, all’aperto o al chiuso, catturando ciò che vediamo con la diretta osservazione
  2. I nostri disegni raccontano la storia di ciò che ci circonda, dei luoghi in cui viviamo e di quelli dove viaggiamo
  3. I nostri disegni sono una registrazione del tempo e dello spazio
  4. Siamo fedeli alle scene che osserviamo
  5. Utilizziamo ogni genere di strumento e preserviamo il nostro stile individuale
  6. Ci sosteniamo a vicenda e disegniamo insieme
  7. Condividiamo i nostri disegni online
  8. Mostriamo il mondo, un disegno alla volta.

 

2 comments

  1. […] Carnet de voyage, libreta de viajes, travel sketchbook, reisetagebuch. In italiano Taccuini di Viaggio, anche se spesso usiamo il termine francese. Si tratta di diari meditativi, frutto di un viaggiare lento, dando spazio alla pausa e all’ozio creativo; diari di appunti visivi, parole, impreziositi con disegni, schizzi e collage dei più svariati elementi. Un’arte multimediale che assembla frammenti diversi, mescolando generi e tecniche, citazioni e riflessioni, pittura e fotografia. Uno straordinario esempio di letteratura iconica dove la riflessione della scrittura unita all’immediatezza dell’immagine disegnata è poesia che genera poesia. Abituati ormai a partire per viaggi ipertecnologici, frettolosi, accompagnati dal cellulare, stupisce l’essenzialità dell’attrezzatura di quei viaggiatori sostenibili che come compagni di viaggio portano con sé solo taccuini, colori, pennelli e magari anche solo una piccola macchina fotografica digitale per rubare l’attimo o fissare un appunto visivo che servirà loro per riprendere e terminare un disegno lasciato incompiuto. Il tutto completato da pensieri, letture e un tocco di sensibilità artistica che permette di cogliere le suggestioni e restituire l’immagine del mondo. Immagini che generano e restituiscono emozioni, una geografia emozionale racchiusa in pagine di grande bellezza, capaci di raccontare i luoghi nelle loro atmosfere, profumi, luci ed ombre, sfumature e punti di vista più nascosti, rievocandone la magia di chi c’è stato, testimone oculare, e facendo sognare chi vorrebbe andarci. Esiste un’organizzazione no profit internazionale Urban Sketchers, dedicata a promuovere una comunità globale di artisti che praticano il disegno in loco, la cui missione è promuovere il valore artistico, narrativo ed educativo del disegno in loco, promuovendone la pratica e mettendo in contatto le persone in tutto il mondo che disegnano nel luogo in cui vivono e viaggiano. La sua storia inizia nel 2007, quando una comunità globale di disegnatori urbani ha iniziato a formarsi quando il giornalista e illustratore Gabriel Campanario (probabilmente italo americano) con sede a Seattle ha creato un forum online “per tutti i disegnatori là fuori che amano disegnare le città in cui vivono e visitano, dalla finestra del loro case, da un bar, in un parco, in piedi all’angolo di una strada … sempre sul posto, non da foto o ricordi.” Un anno dopo, Campanario ha invitato un gruppo di disegnatori a condividere i loro disegni e la loro narrazione in un blog, Urban Sketchers, dove i lettori potevano “Vedere il mondo, un disegno alla volta“. Il blog ha aiutato la comunità ad ottenere visibilità e ha ispirato gli appassionati di disegno di tutto il mondo a disegnare nello spirito di questo Manifesto: 1. Disegniamo sul posto, all’interno o all’esterno, catturando ciò che vediamo dall’osservazione diretta. 2. I nostri disegni raccontano la storia di ciò che ci circonda, i luoghi in cui viviamo e dove viaggiamo. 3. I nostri disegni sono una registrazione del tempo e del luogo. 4. Siamo fedeli alle scene a cui assistiamo. 5. Usiamo qualsiasi tipo di media e apprezziamo i nostri stili individuali. 6. Ci sosteniamo a vicenda e disegniamo insieme. 7. Condividiamo i nostri disegni online. 8. Mostriamo il mondo, un disegno alla volta. . Urban sketching: a spasso con “spasso” (e col taccuino)! Sedersi da qualche parte, tirare fuori matita e taccuino, concentrarsi soltanto su ciò che si osserva e lasciarsi lentamente avvolgere da uno stato di piacere e di armonia con il mondo. Ecco una descrizione appassionata per un’attività ricca di possibilità : fare sketches. Ma cosa significa? (Continua la lettura) […]

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