Una semplice statuetta di legno #Museodelviaggio

Statuetta di legno [CC BY NC SA]Gli oggetti nella nostra vita sono fondamentali, sono ricordi che non vogliamo buttare via ma che vogliamo tenere per farci sentire di nuovo felici come in quel ricordo, in quel momento. Il mio famoso oggetto dai mille ricordi è una semplice statuetta di legno che rappresenta una donna vestita di rosso con un cesto sulla testa (un tempo pieno di frutta). Ho vaghi e non chiari ricordi di quell’estate a Spalato in Croazia. Mi ricordo poche cose, ma ho un momento che è netto e indelebile, mio zio Carl, che suona il pianoforte. A un certo punto si accorge della mia presenza e si gira, e sorride. Un ricordo quasi banale, ma che se vai sul profondo diventa un tormento. Quando una persona se ne va (nel senso che tocca il cielo), il ricordo di un sorriso così felice, passa a un ricordo triste  che non vorresti mai aver avuto. Era una persona buona e le uniche cose che mi restano sono il suo sorriso, il più bello che abbia mai visto, e una statuetta. Vorrei tanto che quel ricordo svanisca per sempre dalla mia mente, anche se è strano è così. Non ho mai potuto conoscere davvero mio zio e il fatto di ricordarmi solo il suo viso mi fa vedere quanto a volte il destino sia imprevedibile. Tra tutti i momenti di quell’estate, quando non mi sono ricordata nulla, invece un ricordo c’è l’ho avuto, proprio lui; con il suo sorriso. Il ricordo non è vago ma molto preciso: lui era seduto con i suoi pantaloni inglesi marrone chiaro con una cintura marrone scuro, aveva una camicia a scacchi di 3 blu (scuro, chiaro e tendente al bianco). I suoi capelli erano pettinati da vero uomo inglese, qual era, e le sue scarpe di cuoio marrone appoggiate dolcemente sui pedali del pianoforte. Mi immagino la mia vita con lui, e sono sicura che sarebbe stata molto diversa. Sono certa che ogni giorno mi guarda dal cielo con lo stesso sorriso e la stessa camicia pensando a quel momento tra noi due e mi guarda crescere piano piano.

a mio zio Carl
 …sarebbe stato bello averti qui
pure  in quarantena…
Grazie.

[Testo e immagine elaborati da Victoria, 21 maggio 2020, a.s. 2019-2020, CC BY NC SA]

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