Stromboli: capita spesso, passeggiando sulla spiaggia e lungo il molo di Scari o le vie di Piscità tra marzo e novembre di incontrare una distinta signora con i capelli bianchi: è l’artista Paola Saffioti. Comodamente seduta nel suo meraviglioso giardino, sorseggiando un Campari Orange (più Orange che Campari!), le ho chiesto di raccontarmi la sua storia.
Paola frequenta l’isola dal 1970, all’inizio ci veniva solo per le vacanze, poi ha deciso di stabilircisi perché ogni volta che doveva partire la sofferenza era troppa. Qui ha trovato la sua anima gemella, con i suoi stessi gusti, e qui hanno vissuto insieme per quasi quarant’anni.
Genovese, professoressa di storia e filosofia alle superiori, Paola ha deciso ancora giovane di dire addio alla carriera scolastica per trasferirsi a Stromboli, lasciando la figlia, ormai studentessa universitaria, nella città natale.
La pittura è sempre stata la sua passione, prima però non aveva mai tempo per dedicarsi all’arte, c’erano la scuola, la famiglia, la bambina da crescere… Quando è venuta a Stromboli è stato diverso, l’atmosfera dell’isola è molto intensa e ispira ogni sorta di creatività: dalla pittura alla scultura, dalla scrittura alla poesia, dal cinema alla fotografia.
Il soggetto preferito di Paola è il fondo del mare di Stromboli, un mondo meraviglioso, ricco e vissuto, dai colori bellissimi. E poi naturalmente i paesaggi strombolani, i limoni, gli ibiscus, il vulcano, le casette bianche con i caratteristici oblò, i forni, i camini a coda di rondine e le decorazioni a cappero.
L’architettura delle case a forma di cubo è tipicamente mediterranea, anche se nelle Eolie presenta alcune particolarità per meglio resistere alle continue scosse sismiche. Guardando con attenzione le opere di Paola possiamo distinguere i tetti in calce battuta sorretti da travi di legno (il lastricu), le loggie, spesso coperte da pergolati di viti o incannucciate, i pilastri circolari eretti a intervalli ai margini della terrazza (i pulera), la terrazza antistante la casa un tempo usata per le attività domestiche (il bagghiu), i sedili di pietra, spesso maiolicati (i bisola), sui quali sonnecchiano gatti rigorosamente neri.
L’ispirazione proviene dalla magia del vulcano, per cui Paola prova un’attrazione probabilmente inconscia, il senso di perfetto equilibrio tra la possibilità di gustare la bellezza di ciò che ci circonda e la possibilità di perderlo l’attimo seguente. Non è un caso che la pittrice abbia scelto proprio Stromboli per viverci, le altre isole non l’avevano altrettanto stregata, “forse perché stare così vicino ai crateri di un vulcano attivo fa percepire l’essenza della vita sulla terra, si sente il respiro del mare, dell’aria, del fuoco, del vento…”. Nelle sue pitture naïf comunque non c’è mai un senso di angoscia o di paura, nemmeno in quel disegno che realizzò alcuni anni fa in occasione della Festa del Teatro Eco Logico, quando illustrò una fiaba che aveva per protagonista un vulcano su cui viveva un uccello fantastico.
La tecnica a lei più congeniale è la pittura con tempere e acrilici, molto corposa. Amerebbe anche dipingere a olio, che qui però non si può usare a causa dell’alto livello di umidità: durante l’asciugatura il dipinto si riempie di polvere del vulcano che rimane appiccicata alla superficie.
Paola usa tele, ma anche legno e vetro, tutto materiale riciclato. Quando aveva iniziato a dipingere non c’erano negozi sull’isola e quindi non si trovava nulla, da allora l’artista ha l’abitudine di recuperare scuri di finestre, porte, vetri… Anche le cornici sono artigianali, quando dipinge su vetro le opere sono incorniciate su cornici di legno dipinte, che lei alliscia e arrotonda nella sua officina. Trova tanti materiali anche durante le lunghe passeggiate sulle spiagge strombolane – il mare da sempre è una delle cose che la tengono legata all’isola – e se Paola incappa in tronchi e pietre dalla forme particolari, anch’essi possono diventare opere d’arte.
Ancora oggi, dopo tanti anni, gran parte della giornata di Paola è dedicata a dipingere. Abita in una casa antica, di fine Ottocento, dove c’erano magazzini di commercianti che dovevano imbarcare le merci sulle navi a vapore. I resti dei vecchi magazzini ci sono ancora, lei utilizza quegli ambienti come laboratorio e deposito per gli attrezzi, le chiedo di farmeli vedere, mi mostra i vecchi tetti, realizzati secondo saperi antichi, con le travi che sorreggono i cannizzi. Il giardino della casa, popolato di gattini neri, è meraviglioso, la seconda passione di Paola, sempre intenta a curare fiori e piante: mi mostra orgogliosa un frangipane fiorito, lo ha dovuto potare, ma non ha resistito a riprodurre delle talee in acqua con i rami tagliati.
Qualche volta Paola fa stampare cartoline delle sue creazioni e di solito le persone le acquistano per farsi dei quadretti anziché spedirle. Ma la sua galleria d’arte è nella sua casa in via Rinella, quindi per poter vedere le sue opere basta prendere un appuntamento: lei è sempre disponibile per parlare di arte, di pittura e della sua amata Stromboli.
Contatti Paola Saffioti
E-mail: paola.saffioti@gmail.com
Facebook: Paola Saffioti-Stromboli
Instagram: paola.saffioti
[Maria Teresa Natale, intervista realizzata l’8 settembre 2023]
La forza e la bellezza della natura a Stromboli celebrate con immagini così evocative!
Un altro piccolo tesoro nascosto che merita di essere scoperto.
Ciao Sara, Stromboli è un’isola unica e veramente magica, i suoi colori sono intensi e il blu fel mare intorno a Strombolicchio è indimenticabile