L’Ara dei Cinquecento a Orvieto: un monumento ai caduti molto particolare

Ogni volta che entro in un borgo, mi soffermo sempre a guardare i monumenti ai Caduti, si stima che ve ne siamo più di diecimila in Italia. La maggior parte venne realizzata all’indomani della Prima Guerra Mondiale fino all’inizio degli anni Trenta. Un monumento molto particolare è quello in piazza Cahen a Orvieto. Opera di un artista orvietano, Angelo Cocchieri, che scolpì una Vittoria che incorona dei soldati morenti, venne inaugurato dal re Vittorio Emanuele III il 25 novembre 1928. Viene chiamato l’Ara dei Cinquecento perché si stimano in tale numero i caduti orvietani.

Il monumento dei Caduti in piazza Cahen a Orvieto [Foto: Associazione culturale GoTellGo / Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
Il monumento dei Caduti in piazza Cahen a Orvieto [Foto: Associazione culturale GoTellGo / Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
La curiosità di questo monumento consiste nel fatto che i nomi dei caduti in elenco, purtroppo  leggibili con difficoltà soprattutto nella parte superiore, sono rigorosamente categorizzati. Si comincia dai caduti nelle guerre d’indipendenza, per poi proseguire con i caduti nelle guerre coloniali e nella Grande Guerra 1915-18, a loro volta con le loro sottocategorie: morti per ferite da combattimento in prigionia; morti per siluramento piroscafo; morti per infortunio; morti per malattia in Italia; morti per malattia in prigionia; dispersi sul campo di battaglia; dispersi in prigionia; dispersi in luogo imprecisato; nati fuori di  Orvieto o qui domiciliati; morti per infortunio; morti per ferite da combattimento in Italia.

L'elenco dei caduti sul monumento dei Caduti di Orvieto [Foto: Associazione culturale GoTellGo / Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
L’elenco dei caduti sul monumento dei Caduti di Orvieto [Foto: Associazione culturale GoTellGo / Maria Teresa Natale, CC BY NC SA]
[Maria Teresa Natale]

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