Donne con lo zaino: storie di donne sempre in cammino (Elliot, 2021) è una raccolta di esperienze curata dalla romana Patrizia D’Antonio e dalla barese Raffaella Gambardella, le quali, ambedue docenti, conosciutesi in un’esperienza professionale a Parigi, hanno deciso durante il lock-down di dare vita a un blog (https://donneconlozaino.org/) che raccontasse le storie di donne “in viaggio con il loro zaino, il loro bagaglio”.
Nel progetto delle due autrici – presentato presso lo stand della Regione Lazio a Più libri Più liberi 2021 – lo zaino non è necessariamente legato a un viaggio di esplorazione, quanto piuttosto è metafora di un viaggio esistenziale, si riempie e si svuota, talvolta si condivide in un’ottica di sorellanza. Ogni donna deve imparare a scegliere cosa mettere nello zaino, quali sono le priorità, come alleggerirne il peso.
Ma chi sono le 76 donne presenti nel libro? Amiche vicine e lontane, donne incontrate, donne intervistate, donne che hanno condiviso le loro storie nel blog, laddove spesso il racconto di sé ha un effetto taumaturgico.
Storie interessanti, appassionanti, emozionanti, struggenti, tristi: da Luce, partigiana novantenne, ancora grintosa a alla ricerca di giustizia, a Silvia, giovane dottoressa catapultata a fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19; da Elsie che si prodiga per “costruire sorrisi” tra bambini e ragazzi congolesi, a Monica che si è avvicinata al parkour, “un percorso in paradiso che ti fa sentire potente e invincibile”; dalla svedese Ǻsa, divenuta imprenditrice di coaching sulla mindfullness, a Carla, Chiara, Francesca e Ornella che hanno realizzato il loro sogno aprendo una libreria indipendente a Monte Sacro; da Loretta, col suo “zaino magico” che contiene un alfabeto infinito di possibilità, alla curda Hevi, che viene dalla “terra che non c’è; dall’algerina Zahia, costretta a un matrimonio forzato e simbolo di resilienza, alla “femme flic” coi capelli rossi che sostiene gli indifesi e i disperati… a tante altre donne amanti della scrittura, della musica, della cucina, del ballo, ognuna con uno zaino diverso da condividere con altre donne.
Tutte donne uniche e straordinarie, diverse per età, nazionalità, interessi, esperienze. Come affermano le autrici, “nel quadro composito che emerge dai loro racconti, si intrecciano tratti universali in cui tutte le donne possono riconoscersi: desideri, realizzazioni, capacità di resistere e di ricostruire, di reiventarsi e di immaginare un domani”.
[Maria Teresa Natale]