Romana, originaria di Garbatella, l’artigiana Rossana Damiani ha deciso alcuni anni fa di trasferirsi in campagna nel territorio di Gallese, nella valle del Tevere in provincia di Viterbo, per offrire ai figli una vita più sana, al contatto con la natura. Sensibile fin da piccola, anche grazie all’educazione familiare, al tema dei rifiuti, da sempre è stata in qualche modo attratta dal tema del riciclo, già messo in pratica a scuola nelle ore di applicazioni tecniche dedicate alle attività manuali.
Rossana ha deciso pertanto di aderire al modello Zero Waste che promuove il principio delle 5R (Rifiutare, Ridurre, Riusare, Riciclare, Recuperare) per favorire un’economia circolare. In Italia le due principali istituzioni che si occupano di promuovere questo stile di vita sono Zero Waste Italy e Zero Waste Network.
Ho incontrato Rossana a un mercatino natalizio presso la Città dell’Altra Economia nel Foro Boario di Testaccio. Presso il suo banco campeggiava un pannello con la scritta “Scambio cose fatte per cose da fare”. Che vuol dire? In pratica Rossana è diventata un’artigiana creativa del riuso. Raccoglie molti tipi di materiali come i cataloghi cartacei di Mondo Convenienza, gli involucri delle sigarette con le scritte che rimandano ai rischi della salute dovuti al fumo, gli scarti del tetrapack e molto altro. Ha affinato diverse tecniche, che grazie alla sua manualità, le consentono di trasformare la carta o il cartone in creazioni artistiche: lampadari, tendine a filo, poggiapentole, contenitori, portabiancheria, borse, collane… tutte creazioni uniche, che possono variare per fantasia di colori e opacità a seconda che la materia prima venga riutilizzata per la prima volta o sia già stata riciclata. Il suo slogan è: “Non produrre rifiuti ma oggetti utili e colorati!“, realizzati con cannucce di carta di giornale intrecciate e centinaia di perle di carta arrotolate a mano.
[Maria Teresa Natale]