In questi giorni di emergenza sanitaria da Covid 19, il mio orizzonte visivo non va oltre gli alti alberi di magnolia in fondo alla strada di casa, lo sguardo spazia dalla selva di antenne sui tetti ai balconi dei vicini animati dagli ormai consueti flash mob musicali.
Mia figlia, invece, si perde tra i paesaggi tropicali e i fondali marini dei suoi libri per la prima infanzia. Piccoli libretti con figure ben definite e colorate, realizzate con differenti materiali per incuriosire e sviluppare i sensi ma in grado di ricreare un scenario fiabesco.
Per caratterizzare un paesaggio, reale o immaginario, possono infatti essere sufficienti pochi elementi notevoli che ci fanno subito capire dove ci troviamo.
Allora perché non dare spazio alla fantasia e alle nostre conoscenze per ricreare un luogo, un panorama, una scena e trasformarlo in un’attività ludico-didattica per i nostri figli o alunni?
Io ho scelto di realizzare un “pannello tattile” che richiamasse il paesaggio della campagna romana così come lo ricordo dalle tante passeggiate ed escursioni fatte lungo la via Appia antica.
Andando a memoria ho inserito una strada basolata, un acquedotto, qualche cipresso e la città di Roma sullo sfondo. Ho scelto di mettere anche un miliario per aggiungere qualche informazione storica in più. Infatti, sul retro delle strutture principali si trovano delle brevi spiegazioni.
L’aspetto prettamente didattico risiede proprio nella scelta degli elementi caratterizzanti e nella comprensione della loro funzione che può essere esplicitata applicando piccole didascalie o fumetti.
Per ricreare l’esperienza tattile ho usato i materiali che avevo a disposizione in casa:
- feltrini per il basolato;
- piselli secchi decorticati per lo strato sottostante;
- cartone per il miliario e l’acquedotto;
- stoffa per rivestire i cipressi;
- lana e filo di cotone per l’erba;
- cartoncini colorati per gli sfondi.
Reperire materiali utili allo scopo è una sorta di caccia al tesoro, basta aguzzare l’ingegno e troverete tutto ciò di cui avete bisogno senza dover uscire da casa. Pasta e legumi secchi, bottoni e nastrini nella scatola del cucito, cartone delle confezioni di merendine o dei pacchi che vi siete fatti spedire, vecchi oggetti che non utilizzate più da poter smembrare e riassemblare.
Su questa strada mancano soltanto i camminatori.
Nel frattempo, in attesa di poter tornare quanto prima a vivere il territorio, noi ci accontentiamo di percorrere un’Appia di carta, o meglio di feltro, a passo di tartaruga!
Vedi anche:
Paesaggi di carta: carta, colla e voglia di giocare, ecco il collage! (Lezione 1)