In questo post riportiamo i risultati del Serendipiwalk tenuto il 29 dicembre 2018 tra le zone della Montagnola e Grottaperfetta a Roma e organizzato dall’Associazione culturale GoTellGo nell’ambito delle iniziative finanziate dal bando “Cult! L’Ottava Meraviglia” del Municipio Roma VIII.
Per ogni punto d’interesse, è riportata una breve descrizione che integra alcuni contributi dei partecipanti. Segue, virgolettata, una serie di commenti particolarmente significativi.
Alcuni grafici sintetizzano le sensazioni provate dai partecipanti durante il percorso.
PIAZZA CADUTI DELLA MONTAGNOLA (1)
“Suggestivo il senso di lotta per la libertà”
“Meravigliosa la lapide a terra con i nomi e la colonna. Mi ricorda altri posti così in Italia.”
“Necessita di pulizia, giardinaggio, restauro pavimentazione.”
“Iicordo di Don Pietro, che nella seconda guerra mondiale aiutò i partigiani a nascondere le armi.”
“Ricordo dei morti per rendere questa Italia un paese libero.”
“Una piazza che ti commuove per le gesta di uomini e donne coraggiosi.”
“Una bella piazza per ricordare.”
I combattenti della Montagnola, uomini e donne di tutte le età, sono celebrati con questo monumento alla memoria, semplice e freddo, solo in mezzo all’omonima piazza, a ricordare “coloro che sono morti per rendere l’Italia un paese libero”. Qualcuno rammenta l’impegno di don Pietro Occelli, parroco e poi direttore dell’istituto Religioso Gaetano Giardino, che “forniva armi ai partigiani”; insieme a lui agiva di soppiatto una trentina di suore francescane, intente a fornire camicie e indumenti ai “soldati improvvisati”.
L’effetto della lapide a terra e di questa piazza nata per ricordare, e dove oggi scorrazzano festanti i bambini impegnati nei giochi, è di una velata commozione per l’ennesimo pezzettino di storia recente scritta da “uomini e donne coraggiosi”.
CHIESA DEL BUON PASTORE (2)
“Statue interessanti.”
“Mi fa pensare a papa Giovanni XXIII.”
“Sul retro c’è una cappella segreta.”
Questo stesso spirito aggregativo non è andato perso: oggi, grazie all’oratorio e alla palestra, restaurati con un ingente sforzo economico, la Chiesa rimane punto di riferimento per ragazzi e persone che non frequentano abitualmente la parrocchia.
REFUGEE SCART (3)
“Un polo della solidarietà.”
“Murale su facciata dell’ambulatorio della solidarietà in ricordo della lotta al fascismo.”
“Un ragazzo all’interno ci spiega e ci mostra quello che fanno con la plastica che riciclano.”
“Bella street art al semaforo del piazzale dei Caduti della Montagnola.”
“Mohammed ci spiega l’arte del riciclo della plastica.”
“Un incontro meraviglioso. Scoprire il lavoro di alcuni rifugiati provenienti tutti dall’Africa, un lavoro eccellente fatto con il riciclo della plastica.”
Durante la passeggiata si è avuta una guida d’eccezione: Mohamed, uno dei giovani africani del Refugee Scart, che ha istruito i serendipiwalker su come effettivamente gli oggetti vengono ricreati (“un incontro meraviglioso”).
Da menzionare anche il murale su una delle facciate dell’edificio che raffigura gli “Angeli della giustizia” intenti a colpire un soldato nazista: “ispira un sentimento di sofferenza”, dice qualcuno, ma è “troppo importante valorizzarlo per il messaggio che dà”.
CASALE CERIBELLI (4)
“L’immagine di una bella vecchiaia.”
“Mi ricordo che c’erano le baracche negli anni ’70.”
“Il presidente del centro anziani parla delle attività del centro. In una baracca abitava un bambino.”
“Cornacchie, racconti del presidente del centro anziani Mimmo de Matteis.”
“Ricordo indotto: una signora dice: c’erano le baracche negli anni 70.”
“Quando c’è una comunità coesa, senso di appartenenza: i migranti di ieri e i migranti di oggi nella costruzione di una borgata.”
“Un alunno abitava qui in una baracca.”
“Un edificio vecchio ora usato come centro sociale. Interessante scoprire questi centri per la città.”
“Ben tenuto, viene descritto il passato e le attività odierne.”
“C’è un centro sociale nel casale accanto con una bella veranda al coperto per i balli invernali! “hanno inglobato all’interno anche due pini! Bellissimo.”
Nel 1988 assunse le sembianze di ciò che è ora, pur dovendo dividersi gli spazi con il centro sociale che occupava una parte del Casale. Oggi, invece, l’intera struttura, è adibita alla cura degli anziani, a forgiare un luogo dove memoria e attualità coesistono serenamente all’insegna di “balli, yoga e lezioni di informatica”.
MERCATO DELLA MONTAGNOLA (5)
“Luogo di aggregazione e vitalità.”
“Grande tensostruttura, sembra un parco giochi.”
“Odori, gusto, sapori, tatto. E’ il mio mercato.”
“Profumi, di sera si può cenare (d’estate).”
“I mercati non hanno più l’odore di pesce come quando ero piccola!”
CHIESA DEI MARTIRI DELL’UGANDA (6)
“Uno spazio familiare e affettuoso”
“Bassa e moderna nell’architettura. Molto luminosa (una parete a vetri).”
“Chiesa moderna. Si sente la lotta per i martiri. Non sembra una chiesa vista da fuori.”
“Mi ricorda chiese del centro America all’interno.”
“Stile molto particolare semplice come una casa di famiglia con fotografie Africa. Silenzio, raccoglimento.”
“Edilizia moderna.”
“Un abete ospita due enormi nidi di pappagalli.”
“Mi ricorda il parroco don Giuseppe Matarrese poi diventato vescovo di Frascati.”
![Interno della Chiesa dei Martiri dell'Uganda [Foto: Associazione Culturale GoTellGo, CC BY SA]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2019/01/05_Grotta_Perfetta_Chiesa_Martiri_Uganda.jpg)

E’ “bassina, moderna nell’architettura, stremamente luminosa”: la Chiesa dei Santi Martiri dell’Uganda sembra “un’enorme capanna in cemento e vetro, profusa di atmosfera familiare, quasi affettuosa”. Per alcuni rimanda a uno stile prettamente africano, ad altri ricorda le chiese del centro America: percezioni a parte, costituisce un centro di raccolta ricco di iniziative, anche grazie a un’appendice, il frequentato Teatro San Carlo, che organizza corsi di recitazione e spettacoli. Quanto alla parrocchia stessa, sono molteplici le attività coordinate nel centro ricreativo, soprattutto nella stagione estiva, rivolte ai più piccoli e non.
COMPLESSO I60 (7)
“Solo palazzi.”
“Negli ultimi due anni sono cresciuti edifici nelle zone dove prima c’era il verde”.
“Malgrado il cemento si vedono gli uccellini.”
I sondaggi archeologici hanno portato alla luce l’esistenza una necropoli risalente al periodo compreso tra il I e il II secolo d.C., mausolei, una villa suburbana, vari ambienti agricoli, cisterne, un lungo tratto di strada romana con varie opere murarie. Sebbene il primo gruppo di case abbia già preso forma, i cittadini non sembrano voler gettare la spugna così facilmente, stanchi di vedere “palazzi e solo palazzi dove prima c’era il verde.”
PARCO TRE FONTANE NORD (8)
Lambita l’area dell’I60, il serendipiwalk prosegue lungo la ciclabile per poi immergersi nel Parco delle Tre Fontane, oasi verde con vialetti, alberi d’alto fusto e panchine, tra le aree residenziali di Grottaperfetta e Ballarin. Una lunga parete di graffiti da’ un tocco multicolore al verde predominante.
“Sono tutti uguali.”
“Soltanto edifici anonimi.”
“Scollegati da tutto.”
“Poveri noi!”
“Chissà che prezzi!”
EX PALAZZO INPS (10)
“Fu teatro di una cruenta manifestazione di occupanti sgomberati.”
![Ex palazzo INPS nel quartiere della Montagnola [Foto: Associazione Culturale GoTellGo, CC BY SA]](https://www.appasseggioblog.it/wp-content/uploads/2019/01/09_Grotta_Perfetta_Istat_Ex_edificio_occupato.jpg)
Oggi giace vuoto, dimenticato e prossimo al degrado: l’ex palazzo INPS è lasciato a se stesso dal 2014, quando fu teatro di un vero e proprio Far West. Fu infatti uno dei tanti edifici sgomberati quando era sindaco Ignazio Marino: all’epoca era tetto per più di duecento famiglie senza casa, costituendo la più grande occupazione abitativa della capitale.
TARGA INTITOLATA A PAOLO VI (11)
“Targa evocativa.”
“Papa Paolo VI è il protettore dei netturbini.”
Presso il deposito AMA, all’interno di un capannone, una targa ricorda l’evento; durante la nostra passeggiata, grazie alla soffiata di una serendipiwalker che ne aveva sentito parlare, siamo riusciti a scovarla: donata da sua Santità in persona, in poche righe sintetizza il suo lungo discorso, improntato ai dettami della dottrina sociale della Chiesa.
A conclusione del contributo pubblichiamo due grafici. Il primo sintetizza la percentuale degli stimoli percepiti dai partecipanti in relazione agli incontri fatti, ai ricordi e ai cinque sensi.
Il secondo grafico sintetizza le sensazioni percepite dai partecipanti in relazione alla meraviglia, alla sorpresa, alla curiosità, allo stimolo alla riflessione, all’evocazione nel senso di ricordi o collegamenti, al desiderio di vedere valorizzati i luoghi visitati.
Tutti i post del progetto:
- Alle origini del Serendipiwalk. Quando l’azzardo diventa metodo per documentare il territorio
- Serendipiwalk nel quartiere Ostiense
- Serendipiwalk nel quartiere San Paolo
- Serendipiwalk nel quartiere Garbatella
- Serendipiwalk nel quartiere Navigatori
- Serendipiwalk nel quartiere Tor Marancia
- Serendipiwalk nel quartiere Tre Fontane
- Serendipiwalk nel quartieri della Montagnola e Grottaperfetta